Ascoltarci e favorire la consapevolezza di alcuni nostri aspetti, può essere un’opportunità.
Tutto quello che ti succede è oggetto di riflessioni?
Ti piace incontrare le persone, ma non ami i grandi gruppi e i tuoi amici veri sono una ristretta cerchia?
I grandi ambienti affollati, centri commerciali, supermercati, centri per congressi, ti fanno sentire mentalmente affaticato?
Quando ti senti sovra stimolato, reagisci facilmente?
Uscire la sera e fare le ore piccole non é per te?
Quello che senti ingiusto ti fa accalorare ed entrare in conflitto?
Eppure magari sei emotivo e attento alla sofferenza altrui?
La ricerca del senso della vita e delle cose è una parte rilevante della tua vita interiore?
Secondo le ricerche della dottoressa Elaine Aron, ricercatrice in psicologia, docente universitaria, psicoterapeuta e scrittrice, sei una persona PAS, Persona ad Alta Sensibilità; nelle sue ricerche, tutte queste e altre ancora, sono caratteristiche che fanno parte dell'alta sensibilità.
L’alta sensibilità può essere considerato come un tratto caratteriale, cioè qualche cosa che è intrinseca ad alcune persone. Non deriva necessariamente da vissuti sgradevoli o dolorosi; è piuttosto qualcosa con cui si nasce, esattamente come per il colore degli occhi.
L’alta sensibilità è stata oggetto di studio della psicologa americana Elaine Aron; le sue ricerche sono iniziate, a partire dagli anni 90, dall’osservazione di se stessa, oltre che dei suoi pazienti; anche lei è una persona altamente sensibile.
Nel 2012 E.Aron ha pubblicato le sue ricerche, sul fenomeno del Sensory Processing Sensivity, “sensibilità di elaborazione sensoriale”, dopo aver individuato alcune specifiche caratteristiche evidenziate dagli studi scientifici condotti insieme alla sua equipe.
Non tutti gli studiosi, ovviamente, sono d'accordo su questo questa classificazione, ma Elaine Aron e i suoi collaboratori, in varie parti del mondo, continuano a studiare l'alta sensibilità.
Il modello definito da E.Aron è focalizzato su quattro specifiche caratteristiche dell'alta sensibilità che sono state riassunte con l'acronimo D.O.S.E.:
D - deep, profondità.
Nelle persone altamente sensibili il cervello ha un funzionamento tale per cui le informazioni rimangono a lungo in elaborazione; il lavoro cerebrale su una certa informazione continua a essere presente quindi a “girare”. Le Neuroscienze hanno scoperto che quest’aspetto attiva anche la parte profonda del cervello chiamata “insula”, quindi la processazione dell’informazione è molto in profondità. Quest’aspetto può esprimersi nella tendenza a riflettere prima di agire; oppure/anche può portare alla ruminazione e all'iper riflessività, proprio perché le informazioni continuano a essere presenti e sono elaborate a diversi livelli in modo più duratura rispetto al resto della popolazione.
O – over-arousal, sovra stimolazione, eccitabilità.
La persona PAS incorre facilmente nella sovra-stimolazione: prestando maggiore attenzione a ogni dettaglio si stanca facilmente, gli stimoli provenienti dal mondo interno ed esterno, vividamente percepiti, possono diventare soverchianti. In determinate situazioni la persona PAS può sentirsi inondata di sensazioni soprattutto fisiche, per esempio di ambienti molto rumorosi e/o molto affollati. Questo aspetto porta a un facile esaurimento energetico e al bisogno di recupero, tendenzialmente in solitudine e in un luogo sicuro e appartato.
S – subtetlies, sensibilità ai dettagli.
Le persone PAS riescono a vedere particolari che agli altri sfuggono. Ciò vale sia per la percezione degli elementi ambientali (luci, rumori, colori, dettagli di immagini) sia per la percezione interna propria e altrui (vissuti personali, elementi dell’esperienza interpersonale, vissuti dell’altra persona). Questa micro-percezione è alla base dell’esperienza di over-stimulation ma anche della maggiore abilità, avendo tempo a disposizione, di interagire con l’ambiente interno ed esterno producendo risposte più intelligenti. L’aspetto della sensibilità ai dettagli può dare grandi opportunità, perché permette di cogliere delle cose che altri non colgono e offre elementi utili alla creatività; al tempo stesso è anche un fattore che, quando inconsapevole o non gestito, può rinforzare il senso di sovra-stimolazione e lì eccessiva eccitazione del sistema nervoso, favorendo il senso di esaurimento delle energie.
E - emphasis, enfasi.
Le colonne portanti dell’esperienza interiore della persona PAS, mentre vive, agisce e si relaziona, sono caratterizzate da emotività e da empatia, provano facilmente sensazioni ed emozioni, anche semplicemente guardando un film, o in situazioni che lasciano altri indifferenti. Sono persone che mostrano una maggiore attività dei neuroni specchio: una persona ad alta sensibilità, posta di fronte a una situazione emotivamente coinvolgente, non solo sente intensamente l’emozione dell’altro come se fosse la propria (empatia), tende anche a sentirsi portato ad agire (reattività).
Le persone altamente sensibili sono persone normali, non sono speciali; non hanno un dono né devono essere considerate, o considerarsi, affette da qualche patologia. Sono persone che hanno queste caratteristiche e che, se si sentono in difficoltà rispetto alla tendenza alla riflessione, o alla sovra-stimolazione, all’affaticamento, all’emotività e all’empatia, è opportuno che imparino alcune cose che possano essere loro d’aiuto, informazioni e strumenti.
Tra il 25 e 30% della popolazione generale è altamente sensibile; una parte di queste è in grado di regolarsi in maniera autonoma, ha imparato ad auto-regolarsi, sviluppando delle strategie nel corso della loro vita in maniera autonoma. Un'altra parte, invece, ha delle difficoltà e ha bisogno imparare qualcosa che le aiuti; una prima cosa è allenarsi a rallentare e avere piccoli spazi di recupero durante la giornata, per evitare la sovra-stimolazione e l’affaticamento. Un altro aiuto a questo, può consistere nell’attività fisica, soprattutto immersi nella natura.
Le persone PAS sono portate a dedicarsi agli altri e a farlo prima di occuparsi di se stesse; pur essendo un’attitudine altruista, anche quest’aspetto può affaticare e può essere poco funzionale al benessere personale necessario. E’ di fondamentale importanza esserne consapevoli e porre i confini necessari, flessibili e solidi.
Detto tutto ciò, è di fondamentale importanza conoscersi e comunque accettarsi, accogliendo anche che ci si può trovare comunque a sentirsi in difficoltà, pur avendo cercato di gestire le cose. Il dialogo interno funzionale può essere “E’ successo ancora, posso comunque ripartire da capo un’altra volta”. L’autoconoscenza e il miglioramento sono un cammino, non una méta, si compiono passi graduali: Abilità di Counseling.