IPERSENSIBILITA': FRAGILITA' o RISORSA?

12 Ago 2024

  • di Filippo Follesa
  • /
  • Counseling

INDICE:

  • Sei anche tu PAS?
  • La ricerca
  • Opportunità / Fragilità
  • Tre libri sull’argomento

 

Sei anche tu PAS?

Ti senti facilmente sopraffatto da cose come luci molto forti, odori intensi, suoni di sirene, urgenze pressanti, folle di persone?

Quando eri un bambino, i tuoi genitori o gli insegnanti ti definivano sensibile o timido o emotivo?

Hai una vita interiore ricca e complessa?

Le persone particolarmente sensibili sono state etichettate in tantissimi modi: fragili, troppo emotive, "drammatiche". In realtà una persona sensibile non è solo lacrime, sentimenti in subbuglio, emotività; in genere è un individuo empatico con una predisposizione particolare all’attenzione accurata, anche a dettagli che altri non colgono.

 

La ricerca

Fino a poco tempo fa dell’ipersensibilità non si parlava e, in genere, era associata alla vulnerabilità e all’essere emotivi, facilmente in preda alle emozioni a scapito della ragione.

Poi sono arrivate le ricerche della dottoressa Elaine Aron, psicologa clinica canadese, che hanno stabilito che circa il 20% delle persone hanno un’elevata ricettività nei confronti delle stimolazioni provenienti dall’ambiente; la Aron ha coniato una definizione, HSP Highly Sensitive People/ PAS Persone Altamente Sensibili.

Avere un Sistema Nervoso molto sensibile è una risorsa, perché la persona PAS ha molte informazioni a disposizione e rileva cose che alle altre persone sfuggono; significa anche poter essere sottoposti a un rischio di stress più alto.

Sono tante, donne e uomini, le persone che sentono di essere molto sensibili, di prendere le cose a cuore, di aver  bisogno di frequente di stare da soli; spesso hanno la sensazione di essere diversi, fragili, vulnerabili. Eppure la sensibilità porta con sé innumerevoli potenziali utili: la percezione molto sviluppata, l’empatia, la tendenza a mettersi al servizio degli altri, la condivisione di valori profondi, la capacità di comprensione dettagliata e ampia.

Le PAS, Persone Altamente Sensibili, sono nate con una neurodiversità che interessa alcune aree del cervello, prevalentemente quelle coinvolte nell’elaborazione del significato emotivo delle esperienze. Di conseguenza a questo, le persone molto sensibili mostrano un funzionamento diverso su più livelli: nel comportamentale, nelle risposte fisiologiche, nella genetica e a livello neurologico.

In alcune ricerche scientifiche (Belsky & Pluess, 2009; Boyce & Ellis, 2005; Ellis et al., 2011), gli scienziati hanno addirittura ipotizzato che la selezione naturale potrebbe aver plasmato in maniera differente gli individui, rendendoli diversi nel loro livello di sensibilità alle condizioni ambientali, per una ragione evolutiva. Belsky (2005) afferma che una variazione di sensibilità tra fratelli, all’interno della stessa famiglia, possa creare una sorta di “garanzia protettiva” a beneficio degli altri membri, inclusi i genitori, andando a favore del benessere del gruppo familiare.

 

Opportunita' / Fragilità

Che possa essere un’opportunità o una fragilità dipende dalla persona stessa, si modella in base alla consapevolezza personale e a com’è utilizzata la sensibilità.

Kathrin Sohst, coach specializzata in PAS e fotografa naturalistica, scrive nella prefazione del suo libro “Non importa se siete duri o fragili, sensibili o provocatori, emotivi o razionali: lo scopo che mi prefiggo è informarvi, ispirarvi e motivarvi, spingervi a intraprendere nuove strade”.

Si tratta quindi di mindset, degli atteggiamenti con i quali vivere ed esprimere il proprio personale livello di sensibilità; la curiosità, la voglia di esplorare ed esplorarsi, lo sguardo aperto e orientato a incontrare le potenzialità: queste sono le direzioni funzionali.

Queste attitudini, secondo la prospettiva neuroscientifica, possono essere sviluppate o ampliate grazie agli approcci e alle tecniche che chiamano in gioco il corpo: è possibile imparare a riconoscere i messaggi che, sotto forma di sensazioni, il Sistema Nervoso invia ad altre parti dell’organismo. Gli strumenti pratici e l’allenamento educano all’ascolto del corpo, all’apprendimento del suo linguaggio, alla gestione delle risposte emotive e mentali.

Piccole pause durante la giornata, dedicate ad alcuni minuti di respirazione profonda, costituiscono sia un dialogo naturale con l’organismo, sia una pratica per modulare il percepito.

Camminare nella quiete di un bosco, o di un parco cittadino, fare bagni di natura e di verde, ha effetti tranquillizzanti.

Raccogliersi in silenzio, a occhi chiusi, in uno spazio tranquillo, stando in riposo, offre al corpo una pausa rigenerante completata una giornata di lavoro.

Tutto questo oltre che a educare al dialogo con il corpo in chiave olistica, ampliando la consapevolezza di se, per le persone PAS, che sono ipersensibili, significa anche poter gestire meglio la propria finestra di tolleranza delle sollecitazioni.

 

Tre libri sull’argomento.

 “Persone altamente sensibili. Come stare in equilibrio quando il mondo ti travolge”

di Elaine Aron, edizioni Mondadori.

In questo libro, la dottoressa Elaine Aron, fornisce dettagliate informazioni sul tratto della personalità da lei definito HSP. Tutto questo è frutto di anni di ricerche, d’interviste, di esperienze cliniche, di corsi e di colloqui con centinaia di persone ipersensibili; gli studi hanno approfondito aspetti genetici, neuroscientifici ed evoluzionistici. Un saggio che è divenuto un classico della psicologia, da anni è un punto di riferimento per moltissime persone nel mondo. E’ stato tradotto in sedici lingue.

 

“Più sensibili, più forti. Quando l’alta sensibilità diventa una risorsa preziosa”

 Di Kathrin Sohst, edizioni Giunti.

Questo libro insegna a individuare i punti di forza dell’ipersensibilità e a esternarli, spiegando come sia possibile farlo e con quali strumenti, cercando di fornire risposte concrete, ispirate alla vita quotidiana delle persone ipersensibili. Una volta acquisita questa consapevolezza, sarà facile aprirsi al cambiamento, dare più spazio ai lati funzionali, concentrarsi sulle ampie risorse che la vita ha offerto a chi è dotato di una spiccata sensibilità.

 

 “Il dono delle persone sensibili: Guida pratica per fare dell'ipersensibilità il nostro centro di equilibrio”, di Nicoletta Travaini, edizioni RED.

Essere una PAS significa aver ricevuto un dono e avere risorse interiori che altri non hanno; bisogna però esserne consapevoli e non identificarsi nelle “etichette” comuni che vedono nell’alta sensibilità un fattore di vulnerabilità. Le persone PAS hanno caratteristiche fuori dal comune, e questo le rende apprezzabili; aspetti vantaggiosi anche per chi le circonda, perché sono portatrici di capacità cognitive e competenze emotive che arricchiscono anche gli altri. Questo tratto della personalità deve essere custodito e gestito con cura. In questo libro sono proposte pratiche dettagliate di ‘cura del mondo interiore’, con l’aiuto di esercizi e testimonianze. Per vivere sensibili e sereni.

 

Filippo Follesa, ricercatore PAS.

Sul sito Insight Formazione puoi leggere un altro articolo sull'argomento: "PAS Persona Alta Sensibilità".

 

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