RESPIRA, APRI LA PORTA ALLA PRESENZA MENTALE

17 Ago 2020

  • di Milena Screm
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  • Breathwork

Uno strumento naturale, semplice ed efficace, sempre a disposizione.


Esistono molte pratiche efficaci ad allenare la mente all’attenzione e alla presenza: raccogliersi in silenzio per qualche minuto, camminare immersi nella natura, assaporare un piatto gustando ogni boccone. Le apprezzo e le pratico tutte, ma quella che conosco da più tempo – quarant’anni! – e che continua ancora a stupirmi e a entusiasmarmi è la respirazione profonda e consapevole. Nella mia esperienza personale e professionale si è rivelata un’àncora importante, che favorisce l'apprendimento dei passaggi che sono alla base della consapevolezza di se. Praticare inoltre la respirazione seguendo un programma regolare, preferibilmente quotidiano, apre poco alla volta le “porte” interiori della meditazione e della mindfulness.


Seguendo da molti decenni le persone che scelgono di farsi accompagnare nell'intraprendere un percorso interiore di scoperta e empowerment, ho da tempo messo a fuoco alcuni fattori chiave che rendono la respirazione profonda e consapevole una via regia della meditazione. Alcuni sono ovvi, eppure vanno ponderati con attenzione per coglierne la portata; altri sono molto diversi da alcuni modelli culturali, ma è stimolante constatare che le culture hanno diversità. Aldilà di tutto ciò, si tratta di aspetti osservati anche dalle ricerche scientifiche oggi largamente diffuse; offrono riferimenti, spunti di riflessione, direzioni da poter seguire su una base di esperienza verificata.

  •  La respirazione è fisica, corporea
    Tendenzialmente siamo abituati a sperimentare le cose con un approccio che inizia dalle nostre teste. Pensare è un’importante attività umana, se fatta in modo adeguato; è esperienza comune come la mente spesso prenda il sopravvento e sia di difficile gestione. Se alcune tradizioni meditative puntano proprio sul far vuoto mentale, altre invece aggirano l’ostacolo e suggeriscono semplicemente di scendere dalla testa al corpo respirando. Possiamo lasciamo il pensiero per un po’ e spostarci con l’attenzione nel tronco, nel petto e nel ventre, nelle zone del corpo nelle quali la respirazione agisce i suoi movimenti. Nel fare questo possiamo sentire il respiro far salire e far scendere la gabbia toracica e l’addome, le sensazioni fisiche accompagnano quest’attività. Senza sforzo, in relax, ascoltando attimo dopo attimo i movimenti interni del corpo creati dalla respirazione, mantenendo per alcuni minuti tutto questo, sentiremo che poco alla volta corpo e mente si sincronizzano, portandoci naturalmente del momento presente. Sentendo il respiro, sentiamo l'essenza della vita; questo può creare un senso di benessere e di piacevolezza.
  • Il respiro è maestro di alternanza
    Un’onda che sale, un’onda che cala, e così via, di seguito; questo è il tracciato grafico della respirazione. Nessuna linea retta, piuttosto onde, flussi, alternanze pieno/vuoto, dentro/fuori, prendere/dare. Pensate ai più famosi elettroencefalogramma e elettrocardiogramma: onde, flussi, alternanze create dal magnetismo del cervello e dal battito del cuore; finché ci sono tracciati c’è vita, in mancanza di quelli la linea è piatta. Dal rilevare fatti fisiologici a cogliere uno schema analogo più grande, il passo è breve: la vita è fatta di movimenti alterni, complementari; l’assenza di vita è caratterizzata da assenza di onde. Seguire la via concreta, corporea e vitale della respirazione profonda e consapevole è anche un modo pratico per entrare in contatto con lo schema della vita; non con un capire mentale, piuttosto con uno sperimentare fisico. E siccome siamo holos, interi, corpo-mente-e-altro, quest’informazione troverà il modo e i tempi per essere interiorizzata.
  • Il respiro è uno strumento per gestire lo stress
    Ambienti, professioni, situazioni, relazioni, comunicazioni stressanti: ognuno di noi è in contatto con alcune di queste cose, anzi purtroppo a volte sono tante e di difficile gestione. L’organismo umano è organizzato efficacemente a cercare di proteggerci: il sistema nervoso simpatico si attiva e manda stimoli ai muscoli, contraendoli, e ad alcune ghiandole, facendo produrre ormoni; i sistemi sono allertati e pronti a difendere. Quando le situazioni stressanti perdurano, questo stato si fissa e gli effetti sono simili a quelli che ha un motore in folle con l’acceleratore costantemente pigiato: diventiamo facilmente irritabili, nervosi, facciamo fatica a riposare. La pratica della respirazione fatta con consapevolezza, per una durata adeguata, favorisce il ripristinarsi di condizioni fisiologiche, nervose ed endocrine, equilibrate. E’ un efficace pratica di prevenzione e di gestione dello stress, ripristina la naturale alternanza tra sistema nervoso simpatico e sistema nervoso parasimpatico e favorisce lo smaltimento degli ormoni in eccesso, in particolare adrenalina e  cortisolo.
  • Il respiro può far emergere risorse
    Stai prestando attenzione al tuo respiro? Questo respiro è davvero lo stesso dell'ultimo, o leggermente diverso, per durata, consistenza e intensità? Quando ti apri alle reali sensazioni della respirazione, non è affascinante? Non è forse meraviglioso essere mantenuti vivi in ogni momento attraverso questo misterioso processo d’inspirazione ed espirazione, di ossigenazione e di pompaggio del sangue e dell'aria che raggiungono tutte le cellule del corpo? Non è sorprendente che ci sia aria da respirare, un corpo in cui inspirarla e una mente curiosa per guardare tutto questo? Ogni momento in cui siamo interessati al processo di respirazione, stiamo allenando la curiosità, una risorsa preziosa per esplorare la vita, a qualsiasi età. Forse altri aspetti cosiddetti noiosi della vita contengono gioielli che non riconosciamo o che respingiamo troppo in fretta?
  • Il respiro maestro d’impermanenza
    Possiamo trattenere il respiro per un po’, ma non molto; possiamo scegliere di respirare volontariamente uscendo per qualche minuto dall’automatismo fisiologico; deliberatamente possiamo respirare più velocemente, modificare il ritmo. Tutto questo è parte delle tecniche, esse sono strumenti, servono a sviluppare maggiore familiarità e abilità pratica. Sostanzialmente è importante imparare ad avere una sensibilità e un’attenzione al respiro, al muoversi della vita dentro e intorno a noi. Quattro decenni di esplorazione personale e professionale di questa via, mi hanno fatto sperimentare che la vita interiore, fatta di pensieri ed emozioni, scorre meglio quando siamo in amicizia con il respiro. Tutto questo ha anche un rispecchiamento per il resto della propria esistenza, sulla quale abbiamo solo un controllo parziale.


Allenandoci a prestare attenzione amichevolmente al respiro, favoriamo l’emergere di risorse psico-fisiche preziose nella vita di ogni giorno, e ancor di più quando sorgono difficoltà gravi o complesse. Le difficoltà possono esserci, anche loro fanno parte delle alternanze della vita, ma radicati al respiro non ci trascinano via. Questa è una chiave per il benessere, uno strumento semplice, naturale e sempre disponibile per esercitarsi e dal quale imparare.

 

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