Di Milena Screm, Counselor Supervisor Trainer
Una normale giornata di lavoro: minimo otto ore, spesso di più, in azienda a discutere, gestire problemi, affrontare riunione, risolvere contrattempi, raggiungere obbiettivi. Nel frattempo, silenzioso e discreto, il corpo in modo automatico fa circa 8.000 respiri, garantendo che nell'organismo entri l'ossigeno necessario alla sopravvivenza.
Silenzioso e discreto.
Guai non ci fosse; quei quasi 8.000 respiri, respiro più, respiro meno, sono anche un'importante risorsa che abbiamo a disposizione.
Sono 8.000 opportunità di scaricare tensione e stress, ricaricare le batterie, attivare attenzione e presenza.
Nella giostra degli impegni, delle cose da fare e dei problemi da gestire, spesso ci perdiamo, proiettandoci all'esterno, lasciando in funzione una sorta di pilota automatico che ci consente di fare cose ma senza essere veramente lì, presenti, anzi spesso proprio con la testa altrove. La mente insegue migliaia di cose e raramente rallentiamo i ritmi semplicemente per essere in contatto con noi stessi per qualche minuto. In questo modo è facile sentirsi sopraffatti e logorati.
Prendere l'abitudine di respirare un pò più spesso consapevomente è un modo facile ed efficace per tornare in contatto, con presenza e attenzione.
E' un modo fisico, concreto, per rallentare i ritmi per qualche istante; bastano pochi momenti di quiete per sentire calma, per ritrovarsi, risentire il corpo, percepire maggiore lucidità mentale. Seguire il respiro è un modo naturale per ritrovare uno spazio interiore confortevole, per alleggerire l'avviluppo dei pensieri e delle preoccupazioni. Tradizioni filosofiche millenarie e ricerche scientifiche attuali affermano e confermano che respirare coscientemente per alcuni minuti, più volte al giorno, gustando i momenti di calma e relax, rendono la psiche più stabile e, al tempo stesso, più efficace; mentre fretta, pressione e apnea, portano al logorio del sistema nervoso e cascate di ormoni di difficile smaltimento nel sangue, con tutto quello che ne consegue.
Da qualche decennio le moderne Neuroscienze, e l'incontro tra queste e antiche pratiche orientali, hanno dimostrato che praticare presenza e respirazione consapevole con costanza, svolge importanti azioni di prevenzione sulla salute e sul benessere interiore, sia a titolo privato, sia negli ambienti di lavoro. Da Oriente a Occidente, stiamo assistendo alla massiccia diffusione di Mindfulness: nelle scuole, negli ospedali, nelle aziende. Importanti società, una per tutte come esempio è Google, ma anche molte aziende italiane, offrono ai dipendenti corsi di Mindfulness e la possibilità di dedicare qualche minuto dell'orario di lavoro alla pratica. E' assodato che se le persone hanno un maggior livello di benesser interiore, lavorano meglio, tutti ne traggono vantaggio.
Non è comunque necessario attendere il giorno in cui la propria azienda farà questo importante passo.
Possiamo scegliere di fare una piccola pausa e fare qualche respiro consapevole in qualsiasi momento, ovunque, questo è anche il valore aggiunto della respirazione: è portatile. Questo semplice atto fisiologico, respirare, è uno strumento di gestione dello stress incredibilmente efficace. Ogni volta che la tensione, la tensione o la pressione hanno il sopravvento, basta fermarsi due o tre minuti, chiudere gli occhi (lavorando in un open space si può andare alla toilette!), fare dei respiri profondi e lenti, lasciando andare la malessere e inspirando prezioso ossigeno.
Un piccolo espediente: tenere un post it sullo schermo del pc con scritto "RESPIRA!"