Di Milena Screm, Counselor Supervisor Trainer
Nell’ultimo libro della Bibbia, Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte sono i quattro cavalieri dell’Apocalisse, i flagelli del male che affliggono l’umanità.
Anche il mondo dell’Amore ha le sue forze oscure, energie che spingono verso la distruzione dei sentimenti che uniscono due persone in una relazione affettiva. Queste ombre sono state rappresentate da John e Julie Gottman, psicoterapeuti statunitensi esperti in relazioni, con una metafora che sta a indicare comportamenti e modalità comunicative reattive tipiche nella coppia, specie in situazioni conflittuali. Critica, Vittimismo aggressivo e passivo, Disprezzo e Distacco sono i quattro cavalieri che distruggono l’Amore, nella rappresentazione dei Gottman.
Esperienza, l’Amore che, all’inizio si veste d’incanto, poi con il tempo, chi più chi meno, mostra anche altro. Dall’estasi al malessere, da “persona stupenda” a ben altro, da idillio a incomprensione e conflitto: i passaggi fisiologici di ogni storia affettiva. Primo o dopo, per quanti sentimenti ci siano a nutrire e pur nella loro reciprocità, dubbi, fraintendimenti, delusioni, gelosie, entrano nella realtà dell’esperienza di un rapporto sentimentalmente intimo. Spesso ci si sofferma sulle situazioni, illudendosi di avere in esse un punto oggettivo di osservazione, con invece emozioni che sequestrano e storie personali che riemergono e condizionano nell’inconsapevolezza.
Feriti, amareggiati e delusi, spaventati dall’idea dell’illusione e della perdita… dito puntato sull’altro ed ecco il primo cavaliere che appare: critica, giudizio e colpa, Hai fatto questo/quello e non va bene! E’ colpa tua se le cose vanno male… In genere, l’altro, attaccato, cosa fa? O attacca a sua volta, Sei tu che sbagli! E colpa tua…, o si difende nel mondo che conosce, vittimismo, disprezzo, distacco. Inizia così la fase critica della relazione, con in conflitto sempre pronto a scatenarsi, la tensione, il dolore, la distanza, la disillusione, in momenti di tregua, la speranza che rinasce e poi, a volte, nuovamente conflitto, tensione, dolore, distanza…
Tempo, aspettare che passi.
Aspettare che lui/lei capisca, si renda conto che sbaglia.
Cercare un’altra persona, migliore. Per ritrovarsi, dopo un po’, in un ciclo simile.
Lasciarsi.
Quali altre strade è possibile percorrere, oltre a queste?
Secondo le ricerche pluridecennali di John Gottman, nonostante ciò che appare, il conflitto nelle relazioni e/o la mancanza di comunicazione, non sono il problema principale nei rapporti d’Amore in difficoltà. Il vero fattore che porta al fallimento è la mancanza di capacità di riparare.
Riparare, trovare riparo: un luogo sicuro per i membri della coppia, un posto protetto dove prendere fiato e ritrovare contatto e fiducia uno con l’altro, non grazie a un evento magico, ma per scelta, volontà, Amore. Lì, in quello spazio, ristabilire il filo della comunicazione assertiva e funzionale al comprendersi autenticamente, accogliersi, rispettarsi.
Questa dimensione sicura è, prima che di coppia, uno spazio interiore individuale, fatto di consapevolezza, responsabilità, ascolto di sé, intelligenza emotiva messa in pratica. Il risultato di un percorso di crescita personale autentico, che si riversa poi nello stare in relazione con l’altro.
Un rapporto d’Amore che attraversa una crisi non è necessariamente una relazione rovinata, da una ferita può nascere qualche cosa di significativo, come il passaggio a un livello più maturo della relazione. La pratica giapponese del kintsugi ben rappresenta questo atteggiamento: consiste nel riparare oggetti in ceramica, in genere vasellame, usando l'oro. Gli oggetti così diventano preziosi sia per la presenza di metalli preziosi, sia per l’aspetto artistico: ogni ceramica riparata presenta un diverso intreccio di linee dorate unico ed irripetibile.
“Ciò che conta, in un matrimonio che funziona, non è tanto quanto si è compatibili ma quanto di è in grado di gestire l’incompatibilità.”
George Levinger
Concretamente le persone e le coppie possono imparare a praticare strategie di riducono la conflittualità imparando qualche competenza di comunicazione efficace ed assertiva; è fondamentale abituarsi a prendersi una pausa, anziché lasciar degenerare i litigi, e calmare le emozioni. Essenziale conoscere, riconoscere in sé stessi prima che nell’altro, e scegliere di “licenziare”, di non agire, i quattro cavalieri. Esprimere i propri bisogni, non come pretesa ma come attitudine adulta; osservare le aspettative, distinguendo quelle possibili da quelle irreali. Lasciar andare qualche schema imparato nell’infanzia, qualche modello dei genitori, qualche strategia di vecchia data e non funzionale. Imparare a fidarsi, affidarsi e riconoscere la propria e altrui vulnerabilità per rispettarla.
Una relazione di coppia, per quanto Amore i partner provino l’uno per l’altro, ha bisogno di cura, attenzione, nutrimento, impegno. Dall’Amore ha origine la vita di un essere umano e di tutte le cose belle dell’esistenza, è possibile fiorire insieme.
Su questo tema, a maggio, il corso "A come Amore",
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