di Andrea Bet, manager McFit e Professional Counselor
“Scegli piuttosto di essere forte nell'animo che forte nel corpo” è una delle citazioni che più amo, riconducibile a Pitagora.
Ciò che mi piace di questa citazione non è la condivisione del contenuto, ma la consapevolezza che, la dove alcuni vedono contrapposizione, possiamo trovare invece connessione.
Corpo, emozioni, anima e mente, possono essere un'unica grande realtà chiamata vita, nella quale non necessitiamo di scegliere su quale aspetto fortificarci, perché ogni gesto di amore e di sostegno a noi stessi, è un gesto dal quale trae beneficio tutto il corpo.
Proviamo a pensare alla sensazione che proviamo dopo aver fatto una corsa, una nuotata, o qualsiasi altra attività fisica che amiamo? Potremmo dire che solo il corpo ne ha beneficiato? Potremmo in qualche modo inserire quell'attività come un rafforzamento del corpo a dispetto dell'animo?
Se volessimo intavolare una conversazione scientifica in merito, duratte l'attività fisica si producono grandi dosi di dopamina e di serotonina che contribuiscono a diminuire la percezione del dolore. Inoltre, si pensa che gli endocannabinoidi rilasciati durante il movimento provochino un effetto psicoattivo, ovvero sensazioni di benessere e di euforia simile da quello generato dalla canapa.
Non è semplicemente meraviglioso?
Abbiamo notevolmente sperimentato (e stiamo continuando a farlo) come il nostro corpo sia indispensabile per avere una vita relazionale ed emozionale appagante.
Il distanziamento sociale, la paura di ammalarci e di morire, la mancanza di contatto fisico e l'iper attenzione alla salute fisica, sono condizioni che ci hanno palesato la necessità urgente di prendersi del tempo per se stessi, il giusto tempo per amarsi e per occuparsi di ciò che io definisco corpo emozionale.
Spesso utilizzo un'immagine evocativa per trasmettere il mio pensiero.
Quando facciamo sesso con qualcuno, ci rendiamo conto immediatamente della connessione profonda tra emozioni e corpo. In quel momento stiamo prendendo del tempo per noi, per soddisfare un bisogno e ci stiamo occupando del corpo emozionale.
Più la nostra vita è sottoposta a stati di stress fisico, relazionale ed emotivo, più abbiamo bisogno di dedicare tempo al nostro corpo, con pratiche come il respiro, la meditazione, l'auto massaggio, la scrittura fino ad esperienze molto più semplici legate al contatto con la natura, all'ascolto di buona musica, all'esplorazione del contatto con il corpo sensoriale (ascoltare i suoni del mio corpo in silenzio, accarezzarmi il viso, usare l'olfatto con buoni odori, guardarmi non vedendo i difetti ma amando la sostanza di cui sono fatto).
Non abbiamo bisogno di abbandonare una parte di ciò che siamo per poter apprezzare ed amarne un'altra. Abbiamo bisogno di unirle, farle camminare a braccetto, ricordandoci che il nostro corpo è il primo luogo che abitiamo, che per noi stessi siamo la prima relazione importante e che la nostra esistenza è il frutto stesso dell'unione di più cose e non della divisione.
Ci sono diversi strumenti che possiamo usare durante la vita di tutti i giorni. Partiamo con cose semplici: prova a dedicare ogni giorno del tempo al tuo corpo, attraverso pratiche fisiche come camminare, respirare in maniera consapevole, ballare e così via. Annota da qualche parte, in un diario, le emozioni e sensazioni che hai provato nel farlo.
In uno dei prossimi articoli parleremo di altri strumenti, partendo da una riflessione ulteriore: "essere in forma" è un concetto soggettivo o oggettivo?